Dal 2014 ho approfondito le mie conoscenze in tema di Alimentazione del cane e del gatto, e ho ampliato l’offerta dei servizi svolti dall’ambulatorio, fornendo consulenze personalizzate ai proprietari desiderosi di imparare le regole base della Dieta Barf.
Ho notato come la sensibilità nei confronti del cibo è aumentata notevolmente, cosi come la consapevolezza di quello che si mette sulla propria tavola è diventata un punto fondamentale del nostro benessere. Sempre più spesso, la scelta dell’essere pauci carnivoro o vegetariano o vegano è frutto di un percorso personale, che nasce dal desiderio di riavvicinarsi al metodo naturale di alimentazione dei primati, quali noi siamo. La stessa sensibilità viene trasportata sull’animale da compagnia.
Il cane, come sappiamo, è un carnivoro. Siamo ormai abituati a vedere cani ingurgitare qualsiasi cosa, ma ciò non vuol dire che sia cibo adeguato al cane stesso. La sopravvivenza del nostro amico a quattro zampe nei millenni, è avvenuta cibandosi delle cose più varie, ma mantenendo comunque una parte consistente di carne nella sua dieta.
Negli ultimi anni un po’ per comodità e un po’ forse anche per mancanza di alternative, è stata demandata gran parte della alimentazione del cane alle aziende mangimistiche, che hanno creato un florido commercio di alimenti secchi e umidi, producendo articoli specifici per ogni esigenza, dal cane grande, al piccolo, all’atleta, fino a quello che necessita di terapie. Come fare a distinguere, dunque, un buon mangime da uno di scarsa, qualità? Imparare a leggere il cartellino con gli ingredienti è già un primo passo fondamentale. L’ingrediente più predominante è quello scritto per primo, fino a lasciare per ultimo quello con minore incidenza. Ovviamente le Vitamine e i Sali minerali sono lasciati per ultimi, dato che ne bastano quantità minime per soddisfare il fabbisogno di un cane sano. Un buon mangime viene prodotto soprattutto con carne fresca, maggiore è il suo quantitativo, migliore è il mangime. Sarebbe corretto ritrovare solo una piccola percentuale di cereali, purtroppo, spesso, essi sono dominanti nella composizione del mangime, infatti sicuramente costano meno della carne, ma ancora non ne è stata dimostrata la reale importanza nella dieta di un cane.
Molte intolleranze e allergie che si manifestano con enteriti, dermatiti congiuntiviti…. Si risolvono autonomamente solo con il cambio della dieta, spesso semplicemente eliminando i cereali. La dicitura “carni e derivati”, che spesso troviamo in mangimi commerciali di bassa gamma, significa che la componente animale è costituita da scarti di macellazione, che hanno sicuramente un potere nutrizionale, ma indubbiamente non sono sufficienti a soddisfare tutti i fabbisogni del cane, anche questi alimenti hanno qualità scarsa e non soddisfano a pieno i fabbisogni del cane. Spesso troviamo malattie metaboliche gravi nei cani alimentati con mangimi di bassa qualità e il cambio di regime dietetico fa migliorare notevolmente la salute del nostro paziente.
L’alimentazione del cane per tanti proprietari e anche per tanti Medici Veterinari si ferma alla conoscenza delle varie marche e gamme di mangimi. Oggi proprio in nome di quella maggiore sensibilità da parte dei proprietari di cui parlavamo prima, è aumentato considerevolmente il numero di clienti che entrano in ambulatorio a chiedere di stilare una dieta casalinga o una dieta naturale.
Una buona dieta casalinga necessita di uno studio approfondito da parte del Medico Veterinario di tutti i fabbisogni del cane, un calcolo delle calorie da fornire al cane, sapendo quante calorie vengono rese disponibili da ogni fonte alimentare. Spesso si rende comunque necessario integrare la dieta con Sali e Vitamine, prodotte dalle aziende farmaceutiche, dato che la cottura altera irreparabilmente le caratteristiche organolettiche dei cibi. Nella alimentazione umana la cottura dei cibi è fondamentale per rendere digeribili alimenti non commestibili, per abbassare la carica batterica contaminante, e per dare sapore al cibo. Per il cane la cottura ha, a mio parere, come unica conseguenza, l’impoverimento delle materie prime di enzimi, vitamine, Sali minerali, che infatti necessitano di essere integrate.
Una alternativa che sta diventando di moda in questi ultimi anni è l’alimentazione naturale biologicamente appropriata, o dieta Barf, acronimo che può avere differenti significati, il più adeguato a mio parere è Biological Appropriate Raw Food. I padri fondatori di questa metodica di alimentazione sono stati Medici Veterinari, che cercavano di riportare il cane alla alimentazione che troverebbe in natura, dove non trova né i croccantini, né la famiglia che cucina una ciotola degna di Masterchef.\r\n\r\nNella traduzione della frase inglese che identifica l’acronimo barf è racchiuso tutta la filosofia di questa dieta:
- Biologicamente appropriato vuol dire che si crea un piano dieta personalizzato al cane in generale e ad ogni singolo cane, studiando le singole esigenze e capacità sia di assumere cibo che di digerirlo, ogni cane è differente per razza, età dimensioni, esperienza, capacità di mangiare e digerire un pasto. Se un molossoide può alimentarsi senza nessun problema con una intera carcassa di una preda, un maltese ha necessità di avere il cibo preparato in modi attenti, al fine di evitare problemi di salute anche gravi.
- Raw food cioè cibo crudo, ci dice che il pasto viene fornito crudo, con tutti i vantaggi del cibo non modificato dalla cottura, con la conseguente perdita delle caratteristiche nutrizionali, e con tutti i rischi che il trattamento non corretto di un alimento crudo può far correre. La carne cruda mantiene inalterate vitamine, Sali minerali, enzimi, e vari nutrienti., ma se trattata male può contenere batteri pericolosi per la salute del nostro cane e anche per la salute dell’uomo.
Il concetto fondamentale è di analizzare la composizione di una preda, scomporla e ricostruirla nella ciotola del cane.
Un altro dei principi di base che devono essere messi in pratica è la semplicità, con la quale la natura stessa trova il nutrimento per tutti gli esseri viventi. I veri “barfisti” adorano la semplicità del cibo nella ciotola del proprio cane, pochi o nulli integratori, tanta variabilità e tanto studio delle materie prime, portano a creare una dieta bilanciata e variegata che i cani adorano mangiare.
Sono pochi i cani che non apprezzano la carne cruda, sono molti quelli che dopo pochi mesi di questa dieta hanno enormi benefici di salute. Spariscono dermatiti, arrossamenti e cattivi odori cutanei, spesso anche diarree ricorrenti vengono guarite senza farmaci, ma solo con un cambio del regime dietetico.
Questo regime alimentare non è per tutti, infatti è il proprietario che si prende piena responsabilità della totalità dei pasti del proprio cane. Nel bene e nel male è lui il responsabile ultimo di quello che mette in ciotola. Molti iniziano barf con metodi faidatè, spesso a causa di una mancanza di referenti veterinari vicini e disponibili, altre volte invece si nota una non volontà di confrontarsi col medico, pensando di essere in grado di fare tutto da solo. Troppo spesso mi vedo costretto a riadattare piani dieta con errori grossolani, fonte di malessere del cane. Anche i colleghi che si occupano della creazione di diete casalinghe devono correggere diete sbilanciate o non corrette. Addirittura a volte abbiamo trovato cani alimentati con proteine di origine vegetale come unica fonte alimentare, un cane non è vegetariano, e quindi dovrebbe alimentarsi con piccole percentuali di vegetali. Ricordiamoci che in natura la componente vegetale viene assunta dal carnivoro ingerendo il contenuto intestinale della preda, che aveva già provveduto ad iniziarne la digestione. I carnivori non riescono, con il processo digestivo, a distruggere la cellulosa, di conseguenza non riescono ad assumere tutto il nutrimento presente dentro un vegetale, che spesso passa nel contenuto fecale solo come volume in più delle stesse.
Come si compone un pasto BARF?
Quando prepariamo la coiotola barf per il nostro cane dobbiamo pensare sempre a cosa stiamo fornendo.
Le differenti fonti proteiche di origine alimentare, nella dieta barf vengono distinte in quattro grandi famiglie, che sono la suddivisione grossolana della composizione di una preda.
- la carne senza osso (CSO), è la componente di polpa, quindi il muscolo, può essere carne o pesce.
- le ossa polpose (OP), sono parti anatomiche di un animale, chiaramente identificabili, composte da un osso, avvolto da abbondante carne e o pelle, fornite al cane crude, preferibilmente di animali giovani, mai composta da ossa portanti, e paragonabili alla dimensione della bocca del cane. Esempio di OP sono ali di pollo, colli di pollo pipistrelli di ollo, colli di tacchino, carcasse intere di animali piccoli come quaglie, coniglio, pollo, e devono essere proporzionate alla dimensione della bocca del cane e all’esperienza nel masticare del cane stessi
- gli organi, sono tutto quello che è contenuto dentro una preda eccetto il contenuto gastrico, quindi cuore, polmoni, fegato, milza, reni durelli…..
- la trippa verde è lo stomaco del ruminante, fornito con ancora parte del contenuto gastrico, questo taglio non è vendibile in negozio e quindi il Barfista può approvvigionarsene solo da negozi specializzati che hanno laboratori certificati alla lavorazione della trippa.
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- frutta e verdura
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- latticini
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- cereali, (normalmente non sono utilizzati nella dieta barf)
Queste grandi famiglie di alimenti, vengono fornite in determinate percentuali che vano a comporre un piano dieta personalizzato, quando si ha un giusto equilibrio tra di loro, le feci sono normali, i fabbisogni vengono soddisfatti e non ci sono eccessi di uno dei componenti, e il cane sta bene.
La personalizzazione del piano dieta è la componente fondamentale di una consulenza barf.
Quando la dieta è correttamente bilanciata, quando il proprietario del cane fa la spesa correttamente, conserva gli alimenti in un congelatore dedicato al cane, li tratta in modo adeguato e con strumenti usati solo per il cane, e i fornisce al cane nel modo giusto, non ci sono rischi per la salute del cane e della famiglia nella quale vive. In vari anni di esperienza non ho mai avuto casi di patologie conseguenti alla dieta barf ne nei cani ne nei famigliari.
Capita a volte che un cane non tolleri l’introduzione del cibo crudo, e si devi su una dieta casalinga bilanciata. Raramente abbiamo dovuto rinunciare a una di queste due soluzioni a favore del cibo commerciale.
In conclusione, oggi abbiamo innumerevoli possibilità di scelta del regime dietetico del nostro cane. Un animale sano può alimentarsi con quello che il suo proprietario ritiene essere adeguato al proprio credo e al proprio stile di vita, ma devono essere rispettate quantomeno le regole di base nella alimentazione di un carnivoro. La carne deve essere il componente principale, non dimentichiamolo mai. La qualità della materia prima fa tanto, ma anche la qualità del processo di produzione di un mangime è molto importante. Lo studio e la ricerca che stanno dietro alla formulazione di un buon alimento commerciale, non deve essere denigrata a priori, sono pochi infatti i proprietari di cani che si possono permettere di alimentare a barf il proprio cane, e non solo per un fattore economico, ma spesso in un appartamento è difficile creare scorte adeguate per il proprio cane, così come l’abitudine che spesso i nostri amici hanno di portare fuori dalla ciotola il cibo non è gradito a tutti.\r\n\r\nConoscere come distinguere un buon mangime, sapere che bisogna farsi seguire nella creazione di un piano dieta, che sia casalinga o naturale, sono punti fondamentali per non sbagliare l’alimentazione del nostro migliore amico!
Servizi forniti:
- Consulenze personalizzate e preparazione di piani dieta personalizzati
- incontri di formazione per proprietari, organizzati dall’ambulatorio stesso
- possibilità di fare consulenze presso centri cinofili o associazioni sportive, sia con serate formative, che consulenze personalizzate ai soci
- formazione a colleghi Medici Veterinari
- formazione presso strutture Veterinarie per il Personale Medico
per qualsiasi informazione a riguardo, contattare per mail direttamente il dott. Ruina Matteo