Con l’ordinanza del 3 marzo 2009 sono cambiate le normative riguardanti gli animali ritenuti “pericolosi”. Il sottosegretario Martini ha decisamente modificato l’approccio al problema delle aggressioni a persone subite da cani pericolosi.
Non esiste più la cosiddetta lista di razze ritenute pericolose, ma viene introdotto un concetto fondamentale del cane “impegnativo”, che può essere anche un cane normale in mani sbagliate. Non è sempre detto che un pitt-bull, o un rottweiler debbano obbligatoriamente essere pericolosi o aggressivi, ma messi in mano a persone inesperte o inadeguate a gestirli, possono diventare armi molto pericolose, un po’ come se si desse in mano ad un neo-patentato una Ferrari da corsa…..
Lo stesso discorso può valere anche per cagnolini di pochi chilogrammi che messi in mani sbagliate possono causare ferite molto gravi. Si conti poi, che, da vari studi americani, è stato notato come le persone più soggette ad aggressioni sono i bimbi, che vengono principalemente colpiti al volto, e alle mani.
La nuova normativa dà molta responsabilità al proprietario del cane riguardo al controllo, al benessere e alla conduzione e la persona risponde sia civilmente che penalmente dei danni che il cane può arrecare.
I proprietari di cani devono condurre il proprio animale al guinzaglio fisso non più lungo di 1.5 metri nei luoghi pubblici, e si specifica molto bene che il proprietario deve informarsi di che cane adotta o compra, quali sono le caratteristiche del cane, e deve assicurare al cane un benessere che duri per tutta la vita. Questa è una investitura molto importante che si da al proprietario, che deve essere cosciente in tutto e per tutto di ciò che fa.
Il lato più importante della normativa è l’istituzione di percorsi formativi per possessori di cani, il cosiddetto “PATENTINO” che è una bruttissima espressione per definire un percorso formativo ministeriale, a mio avviso realizzato molto bene. Le associazioni professionali veterinarie (ANMVI, FNOVI, SCIVAC) nella persona di Medici Veterinari specialisti in medicina comportamentale di fama nazionale ed internazionale, hanno studiato un iter educativo obbligatorio per i proprietari di cani segnalati alle ASL come “pericolosi” e volontario per tutti i possessori, attuali o futuri, di cani, che mira a far conoscere il cane nella vera sua natura, a imparare a crescerlo, educarlo, gestirlo in tutte le situazioni quotidiane. Il corso da nozioni anche di tutte le normative burocratiche riguardanti il cane.
Questi corsi devono essere organizzati dai Comuni, con il patrocinio dell’Asl che alla fine del corso appone la firma su un “attestato di frequenza” al proprietario, che è volgarmente definito “patentino”. La persona che esegue il corso è un Medico Veterinario abilitato dal Ministero della Salute. L’abilitazione viene ottenuta seguendo un corso di aggiornamento di alcune ore. E’ ovviamente un atto formale, perché la conoscenza del comportamento del cane e delle tecniche educative non si imparano in una giornata, ma sono il frutto di anni di studio e aggiornamento che il professionista deve fare per poter parlare correttamente di comportamento ed educazione cinofila. Molti comuni si sono già attivati per organizzare questi corsi, spero che anche sul nostro territorio Guastallese tra poco si possa parlare della realizzazione di un progetto sul patentino.